Una Gita a.....

Montorfano e Fondotoce
-Verbania-






Anno nuovo, il 2013 è iniziato da pochi, pochissimi giorni e causa malanni e compiti vari quest'anno non ci siamo sbilanciati molto per le ferie natalizie, ma almeno una uscita dalla caotica metropoli ci vuole e così, caricata la macchina, di buon ora ci lanciamo verso la nostra prima meta: Montorfano no, non quella lombarda, ma quella in provincia di Verbano, Cusio, Ossola; siamo in Piemonte.

Partenza da Milano relativamente presto, i chilometri passano veloci sotto le ruote del nostro "bolide" (assolutamente sotto i limiti massimi di velocità, perchè la sicurezza passa anche e soprattutto per una velocità di crociera... adeguata).

La fortuna ha voluto che non ci fosse traffico e così per tragitto autostradale, fermandoci prima al casello con pedaggio immediato, quindi imboccando la autostrada per Gravellona Toce, ritiriamo il biglietto e poi nuovo stop al casello... in poco più di un'ora siamo arrivati in Piemonte sopra una piccola montagnetta in territorio del comune di Mergozzo che prende il nome di Montorfano, un fianco della montagna è una cava e l'aspetto, brullo e con relativa poca vegetazione ci fa desistere dal raggiungere la cima, così, arrivati nei pressi della chiesa romanica di San Giovanni Battista, in quota, diamo un'occhiata al borgo e ai suoi paraggi dove, tra muli, capre e galline il tempo passa, il panorama che si gode sopra la foce del fiume Toce (che in realtà sarebbe "la Toce") che si getta nel lago Maggiore giusto a ridosso delle isole Borromee e tra queste dell'Isola Madre, già vale la gita fatta, ma decidiamo di scendere a valle e di dedicarci ad una visita della località di Fondotoce (frazione di Verbania) placidamente adagiata lungo le rive di un canale che collega il lago Maggiore al lago di Mergozzo.

Questo lago, che deve il nome al comune di Mergozzo, in passato era la punta del braccio occidentale del lago Maggiore, ma la conformazione della zona, con il Montorfano e il Mottarone che sbarrano la strada alla Toce, ha fatto si che il fiume continuasse nei secoli a far accumulare materiale lungo le rive del Maggiore chiudendo poco alla volta il braccio e facendo nascere il lago di Mergozzo che per estensione è il quarto in Pimonte.

Mergozzo e Maggiore sono tutt'ora uniti da un canale ed è lungo le sponde di questo canale che abbiamo deciso di fare una bella passeggiata, per raggiungere il lago di Mergozzo, cammina, cammina lungo una bella passeggiata verso il lago si arriva fino a un campeggio, proprio adagiato sulle rive e il sentiero ciclo-pedonale cede il passo alla via Filippo Turati, strada stretta, lunga e trafficata, insomma non consigliabile continuare a piedi, troviamo un piccolo approdo al lago, ma i pochi sassi e la ristretta sistemazione ci consiglia di ritornare sui nostri passi, e così torniamo verso Fondotoce dove ci regaliamo un pranzo seduti ad un tavolino (l'unico) di un piccolo parco giochi.

Terminato di mangiare, decidiamo di puntare verso il lago Maggiore, una freccia indica: "osservatorio" e ci incamminiamo in quest'ultima direzione, poco dopo meno di una ventina di minuti giungiamo al punto dove il sentiero cede il passo ad un canneto e siamo poco distanti dal lago Maggiore, su un trespolo in legno, usato per l'osservazione di fauna migratoria, il sentiero si chiude; torniamo in dietro anche perchè il sole comincia a scendere e quasi lambisce le cime delle montagne a ponente, quindi presto farà buio, torniamo alla macchina e ci ributtiamo nella rete autostradale.

Un'oretta di macchina e anche qui traffico zero, siamo rientrati alla base. Ormai l'Epifania è alle porte e per il momento non faremo altre gite, ma... mai dire mai.



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19 aprile 2008
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