Viaggio negli Stati Uniti d'America 2-Yosemite National Park: Torna al menù di sezione


In viaggio in...
Stati Uniti d'America



2. Yosemite National Park

Dopo un'abbondante colazione ci prepariamo a lasciare San Francisco, sistemiamo i bagagli e il papà va a prendere la macchina che abbiamo noleggiato sin dall'Italia; una media vettura, capace di contenere tre valige e uno zaino e comodamente quattro persone (due adulti e due ragazzi) e il risultato è stato una Dodge Charger SXT grigio scuro con targa della California (ovviamente), un gioiellino da 3500 cm3 di cilindrata, con cambio automatico.

Sulle prime il cambio automatico è un pericolo; l'istinto di cambiare la marcia, e idealizzando di inserire la 1a dopo una fermata, provocava l'innesto della posizione di "parcheggio", la "P", con conseguente blocco immediato della vettura; poi se si parte con le marce basse, la "L", i freni si sono rivelati ipersensibili, un leggerissimo tocco provocava più che la frenata, l'inchiodata del veicolo.

Ovviamente, la marcia da usare era la "D" di drive e in questa condizione i freni funzionavano da freni.

Comunque si riesce a raggiungere l'hotel per caricare le valige, ma, ops..., per il montaggio di una gru, il posto normalmente riservato all'hotel per questa incombenza è saltato, dopo un giro, trovato un posto in Grant Ave, proprio di fronte alla China Town Gate carichiamo i bagagli e ci dirigiamo verso il San Francisco-Oakland Bay Bridge che percorriamo al piano inferiore; da qui, tra le freeway, le highway e le interstate ci incamminiamo tra le pianure e le colline californiane fino alla città di Merced, da dove, imboccata la strada statale californiana 140, attraverso immensi appezzamenti a grano e ad altre colture, raggiungiamo, alle porte della cittadina di El Portal, l'albergo dove passiamo la serata, tra un tuffo in piscina e la TV fino all'ora di cena.

Il posto è caldo, molto più caldo di San Francisco, la temperatura adesso è decisamente più estiva.


...


Dopo la colazione eccoci pronti ad entrare nello Yosemite National Park; questo parco, di più di 3000 Km2 fu istituito nel 1890 quale parco nazionale americano.

Ormai, con maggior dimestichezza alla guida della Dodge, percorriamo la highway 140 della California che ci porta verso l'ingresso ovest del parco; il biglietto, di 20 $ è valido per entrare in questo parco per 7 giorni, purtroppo noi ci fermiamo in questa località solo un paio di giorni, comunque, imbocchiamo la Tioga road che verso l'ora di pranzo ci porta nei pressi del lago Tenaya, dove consumiamo il nostro pasto circondati da picchi altissimi e foreste fittissime.

Il nostro obiettivo è il Tioga pass che con i suoi 9945 piedi di altitudine è l'ingresso est del parco.

Piccola discesa, fuori dal parco, per una fugace visita del Mono lake, dopodiché si rientra nel parco e ci si ferma nei pressi del Tuolumne river.

Il tempo, quello atmosferico, non ci è particolarmente amico, piove a sprazzi, ma la gita ci porta a vedere ampi spazi e vette di inimitabile bellezza, tra tutte, l'Half Dome attira la nostra attenzione.

Ma, anche il tempo cronologico purtroppo stringe, e così rieccoci in viaggio verso l'albergo dove ceniamo e, giustamente stanchi ci ritiriamo; domani, lasciamo l'hotel per andare in un altro albergo, sempre nello Yosemite, ma questo sarà solo una tappa tecnica in vista del nostro prossimo obiettivo.


...


Sveglia presto e colazione. Entro le 11.00 (A.M.) dobbiamo lasciare la camera e ci incamminiamo verso il nostro nuovo hotel, ma sempre in zona del parco dello Yosemite, dicevo.

Lo Yosemite è molto grande ed oggi, complice il bel tempo, ci dedichiamo alle passeggiate. Ci rechiamo quindi nella valle che da il nome al parco; la visita si snoda tra le cascate e i picchi che ad ogni passo, o quasi, si rivelano in tutta la loro imponenza.

Appena entrati nella valle ci dirigiamo verso la Bridalveil fall, una spettacolare cascata proprio all'ingresso della valle, raggiungibile in circa 10 minuti a piedi dal parcheggio, su un sentiero asfaltato, percorribile agevolmente anche da persone con limitata capacità motoria.

La cascata deve il suo nome al fatto che lungo la sua caduta, l'acqua si apre a ventaglio creando lo spettacolare effetto di "velo da sposa".

Riprendiamo la marcia e ci ritroviamo nell'ampia valle dove scorre il fiume Merced, giusto il tempo di una passeggiata sotto le pareti a picco del monte El Capitan finchè non decidiamo il da farsi; proseguiamo in macchina fino al parcheggio giornaliero dove, opportunamente svuotata la macchina di ogni cibo ed ogni cosa che possa attirare gli orsi, prendiamo un bus che ci porta al centro visitatori, da qui, con un altro bus, uno shuttle gratuito, raggiungimo il Nature Center at Happy Isles da dove, per un sentiero, ancora una volta asfaltato, iniziamo una salita che ci porta fin sotto le cascate Vernal e Nevada.

è giunta l'ora di pranzo e ci disponiamo a mangiare, difendendoci dagli assalti di scoiattoli famelici (Il regolamento del parco vieta, giustamente, non solo di dar da mangiare agli animali, ma anche di avvicinarli) nonchè di upupe e chipmunks.

Nell'occasione si sperimenta il più piccolo apriscatole mai visto da noi: una lama che si apre a 90° rispetto al manico che si regge con due dita, made in Canada.

Difeso dignitosamente il pranzo, si riparte verso il basso e giunti in fondovalle, facciamo visita al citato Nature Center, ultimata la quale ci siam recati sulle Happy Islas, situate li vicino, tuttosommato nulla di particolare, a parte il fatto che alcuni facevano tranqillamente il bagno nelle acque del fiume Merced... brrrrrrr.

Riprendiamo la navetta che ci riporta al Centro Visitatori, dove ci rinfreschiamo con gelati proporzionati al continente americano ed un caffé (anche questo, tristemente, proporzionato). Una visita al centro visitatore con l'acquisto di alcuni gadget a tema e qualche cartolina.

Torniamo alla macchina e raggiungiamo, percorrendo lunghi tratti di strada a fondo naturale, Mariposa Grove, dove vi sono alcune sequoie site all'interno del Parco dello Yosemite. è ormai sera e la visita è limitata alla parte bassa del parco, le sequoie più alte si trovano... in alto, ma ormai la notte incombe e ripresa la macchina raggiungiamo la vicina cittadina di Oakhurst dove alloggiamo in albergo, ma solo per una notte, domani si cambia zona, il nostro viaggio verso sud continua, si va al Sequoia National Park che con il vicino Kings Canyon National Park, rappresenta una comunità di parchi nazionali.



Guarda il video delle foto della tappa del viaggio su




manda un'e-mail al webmaster

sito on line dal
19 aprile 2008
firma il guestbook! stampa la pagina