Viaggio negli Stati Uniti d'America 7-Phoenix: Torna al menù di sezione


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Stati Uniti d'America


7. Phoenix

Oggi si parte da Flagstaff ma non dall'America; fatta colazione, carichiamo la macchina, salutiamo i nostri amici e partiamo.

Il viaggio verso Phoenix non è lunghissimo, così decidiamo di fare qualche tappa; il primo stop è al pozzo del lago di Montezuma con le sue abitazioni rupestri; il giro di 1/2 miglio offre alcuni scorci di indubbio effetto e si ha la possibilità di osservare un canale irrigatore vecchio di un migliaio di anni e ancora in uso.

Il lago è l'habitat di alcune specie animali e vegetali che esistono solo qui e riceve acqua dal sottosuolo, ad una temperatura di circa 74 °F, vale a dire circa 23 °C.

Riprendiamo la marcia e a poche miglia più a sud troviamo il Castello di Montezuma, un bel complesso rupestre di epoca pre-colombiana; la visita, di circa un'ora, è l'occasione, per i ragazzi, di conquistarsi l'ultimo stemma da junior ranger.

Ripartiamo intenzionati ad andare a consumare il pranzo in un altro parco, il Tonto National Park che è di strada, ma fatte diverse miglia, giunti nella zona dove ci aspettavamo il parco, di alberi nessuna traccia, in compenso hanno fatto la loro comparsa i cactus a candelabro; la cosa ci dice che siamo in territorio desertico.

Tuttavia, poco dopo, ci fermiamo in una rest area per mangiara e refillare le bottiglie con acqua insperatamente fresca.

Dopo pranzo puntiamo decisamente verso Phoenix dove arriviamo all'orario che avevamo preventivato e ci sistemiamo in hotel. L'aria è molto calda, con punte di 110 °F (43-44 °C) e la città è un pochetto umida, risultato: si suda!

Subito dopo riportiamo la macchina all'autonoleggio; è arrivato il momento di restituirla dopo aver percorso 2673 miglia, ossia 4300 Km circa senza il pedale della frizione. Senza macchina ci affidiamo ai mezzi pubblici per raggiungere il Down Town, dove svettano i grattacieli e ci sono i musei... ormai chiusi per la tarda ora.

Ci regaliamo una cena fuori e poi torniamo in hotel; è sera ormai; chiudiamo i bagagli e andiamo a dormire.

L'aria condizionata al massimo è un palliativo, il letto è caldo, fa caldo, si suda e si dorme a malapena, domani sveglia alle 3.40 AM ora locale e shuttle alle 4.00 AM per l'aeroporto. Buona notte.


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Il gran giorno è arrivato, grande nel senso che sarà lungo.

Giungiamo in aeroporto per le 4.20 AM, in tempo per scoprire che il nostro volo delle 6.45 in realtà parte (come da orario) alle 7.30... Avremmo potuto dormire di più!

Ma ormai è fatta, in aeroporto il tempo vola, sono le 7.30 e l'imbarco è cominciato da poco, bhé, in ogni caso ci solleviamo dal suolo di Phoenix alle 8.15, siamo in viaggio, speriamo di arrivare in tempo al Liberty Airport di Newark per la coincidenza con il nostro prossimo volo.

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L'orario di arrivo previsto, le 15.15, è passato da tre minuti quando l'aereo atterra nell'aeroporto del New Jersey e circa un quarto d'ora dopo si aprono le porte.

Siamo fuori, i bagagli vengono instradati direttamente al volo successivo, abbiamo circa tre ore di attesa prima di questo e le passiamo passeggiando all'interno dell'area internazionale dello scalo finchè non arriva il momento di imbarcarci sul secondo volo.

Siamo partiti regolarmente dopo aver chiesto a due addetti quali fossero le procedure di uscita dagli Stati Uniti, i due addetti concordano sulla spunta dei biglietti al banco d'imbarco e così prima dell'inizio delle operazioni di imbarco, al banco del gate un terzo operatore interpellato, prende i biglietti e segna su quelli dei bambini la scritta child con due barre trasversali, mentre su quelli degli adulti segna solo le due sbarre trasversali; all'imabarco poi, nel lettore ottico, abbiamo l'impressione che siano passati solo i biglietti dei bambini ma non i nostri, magari ci sbagliamo, fatto sta che ci imbarchiamo senza alcun problema.

Siamo a bordo, l'aereo si accoda ad altri velivoli sulla pista fino a quando tocca a noi, rullaggio, accellerazione, decollo... siamo in volo.

La notte corre veloce e incrociamo la mezzanotte da qualche parte sull'oceano Atlantico; alla mattina del giorno dopo atterriamo in perfetto orario a Malpensa, recuperati i bagagli prendiamo il treno, il Malpensa Express, che ci riporta verso casa.

La vacanza è terminata.



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19 aprile 2008
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